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Voci da Twitter: #GuerraUcraina focalizza attenzione dei social

Il conflitto sotto i riflettori dell’opinione pubblica anche sui social media: dal 3 aprile 2022 al 12 aprile sono stati generati 7.325 cinguettii. Nella guerra la prima vittima si conferma spesso la verità con la creazione di hashtag che diffondevano fake news

Tra gli argomenti discussi su Twitter (e non solo) nell’ultimo periodo c’è certamente la guerra fra Russia e Ucraina, proposta dai mass media in tutti i suoi aspetti più crudeli. Sono sotto gli occhi di tutti le terribili immagini che arrivano dalle zone dove la battaglia è più intensa e che si riferiscono anche a stragi di civili. Oltre all’importante ruolo di strumento di informazione e di documentazione (visiva e non) dei fatti, i vari media sono anche un mezzo di disinformazione e, come tali, si prestano alla diffusione di fake news (vera e propria arma di guerra).

Recentemente, infatti, Twitter ha rimosso oltre 75 mila account e circa 50 mila post che diffondevano notizie false per distorcere la visione del conflitto in corso in Ucraina. Tra questi account e tweet vi sono quelli associati con l’hashtag #IStandWithPutin, diventato virale il mese scorso grazie ad una importante campagna di diffusione su Twitter, condotta a livello mondiale. Campagna che, con il trend #IoStoConPutin, non ha risparmiato l’Italia. Molti post includevano collegamenti a media di stato russi e mostravano contenuti fuorvianti.

Twitter però non è ovviamene l’unica piattaforma interessata dalle fake news. A titolo di esempio, basti pensare che anche Facebook e YouTube hanno dovuto rimuovere un falso video, realizzato usando l’intelligenza artificiale, in cui il presidente ucraino Zelensky esortava le truppe ucraine ad arrendersi alle forze russe.

Per quanto riguarda l’Italia, dal 3 aprile 2022 al 12 aprile sono stati generati 7.325 cinguettii con l’hashtag #GuerraUcraina. Nel periodo in esame sono stati complessivamente utilizzati 5.373 hashtags.

A livello di contenuti invece, attraverso la topic analysis è possibile evidenziare cinque grandi argomenti che hanno colpito l’opinione pubblica italiana:

  • La strage di civili di Bucha;
  • Le relazioni fra Italia e Russia;
  • L’inasprimento delle sanzioni alla Russia;
  • Il trade-off evidenziato dal Presidente del Consiglio Mario Draghi fra “pace e aria condizionata”.

L’attenzione è dunque ancora alta e le preoccupazioni degli italiani su Twitter riguardano sia la drammaticità degli avvenimenti legati alla guerra sia l’impatto che quest’ultima sta avendo sulla vita di tutti i giorni. Con il protrarsi del conflitto, si rischiano però l’assuefazione alle notizie e, ancora peggio, l’indifferenza alla tragedia e alla guerra.

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