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Voci da Twitter: cambiamento climatico al centro

I temi ambientali registrano un’impennata proprio nel mese in cui si celebra la Giornata della Terra

La comunicazione del tema ambientale da parte dei mass media è gradualmente aumentata nel corso del tempo e allo stesso modo è aumentata la consapevolezza sui problemi originati dal cambiamento climatico. Di seguito è rappresentato l’andamento del Climate Change Media Coverage Index, costruito a partire dal gennaio 2017 sulla base delle notizie in oltre 100 lingue raccolte nell’ambito del progetto GDELT (Global Database of Events, Language, and Tone). Parte del trend crescente, almeno fino al momento dello scoppio della pandemia da Covid-19, è anche spiegabile grazie a iniziative mediatiche coordinate per la comunicazione del problema.

Cosa accade invece su Twitter nel mese in cui si celebra la Giornata Mondiale della Terra?

Nel periodo compreso fra il 5 aprile 2021 e il 26 aprile 2021, sono 1.391 i “cinguettii” effettuati in Italia e caratterizzati dall’hashtag #climatechange. Non sorprende come il picco delle conversazioni che usano questo hashtag si registri proprio il 22 aprile 2022, Giornata Mondiale della Terra.

I temi principali affrontati nelle conversazioni, rilevati attraverso una tecnica di elaborazione del linguaggio chiamata “analisi semantica latente”, sono diversi e fondamentalmente riconducibili a:

  1. Giornata Mondiale della Terra
  2. Riscaldamento globale e conseguenze negative per il clima
  3. Recovery plan e opportunità di realizzare una transizione ecologica
  4. Effetto (negativo) dei cambiamenti climatici sulla salute
  5. Energy Charter Treaty, considerato come uno scoglio, per l’Ue e i suoi Stati membri, nel raggiungimento degli obiettivi climatici

Coerentemente, le prime 15 parole delle conversazioni sono: terra, clima, pollini, earthday, aprile, giornata, ambiente, oggi, mondiale, mondo, emissioni, cambiamento, climatico, usa, green.

Allo stesso modo, i 15 hashtag maggiormente correlati a #climatechange sono: #pollini, #earthday, #ambiente, #clima, #facciamorete, #cambiamentoclimatico, #giornatamondialedellaterra, #earthday2021, #usa, #facciamoinformazione, #savetheplanet, #climateaction, #delltech, #biden, #cambiamenticlimatici.

Il cambiamento climatico riguarda tutti e richiede un impegno collettivo per prevenirne gli effetti negativi sull’economia e sulla società. Il fatto che la consapevolezza stia gradualmente aumentando è certamente un dato positivo. Perché con questi effetti saremo sempre più chiamati a confrontarci come persone, come amministratori / manager e come investitori.

Del resto come affermato in un recente contributo di Sabrina Bruno e Stefano Pareglio sulla Voce degli Indipendenti, la valutazione del modello di business in relazione alla resilienza rispetto ai cambiamenti climatici è un passaggio strategico centrale per le società e per i rispettivi consigli di amministrazione.

A livello di governi, gli obiettivi sia globali sia europei al 2030 e 2050 sono molto ambiziosi e riguardano la progressiva e completa decarbonizzazione del sistema e l’adozione di soluzioni adeguate a proteggere l’ambiente. Per l’Italia, ad esempio, il tema viene ripreso nell’ambito della Missione 2 – Rivoluzione verde e transizione ecologica del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Le stesse banche centrali stanno esplorando il loro possibile contributo nella lotta al cambiamento climatico e sono impegnate ad identificare i rischi per l’economia e il sistema finanziario. Proprio a livello di sistema finanziario, non stupisce che ad oggi ci siano circa 400 fondi ed ETF (di cui 282 domiciliati in Europa) che perseguono obiettivi di sostenibilità come la lotta al cambiamento climatico (Fonte: Morningstar). Anche sui mercati finanziari, dunque, le conseguenze a lungo termine del cambiamento climatico sono e saranno sempre più sentite.

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