Rassegna stampa

Più amministratori indipendenti con il voto plurimo e maggiorato

2023-10-04 Il Sole 24 Ore

Il presidente di Nedcommunity, Alessandro Carretta, firma un contributo sulle pagine del Sole 24 Ore, nel quale mette in evidenza come “un efficace governo societario, attraverso regole chiare e buone pratiche di costituzione e funzionamento dei board i imprese pubbliche e private, è alla base dello sviluppo dei mercati finanziari, protegge gli investitori e ne valorizza il ruolo, mette al centro gli azionisti ed accresce la trasparenza”.
“Un tema complesso e delicato – aggiunge Carretta – poco adatto ad essere affrontato con lo strumento degli emendamenti al ddl Capitale. La decisione di rinviare a un decreto legislativo le materie attualmente disciplinate dal TUF e relative alla governance può essere dunque vista con favore. Nella prospettiva di una riforma organica condivisa, una riflessione deve essere svolta sugli amministratori non esecutivi ed indipendenti (i cosiddetti Ned), che già oggi svolgono un ruolo di rilievo nei board delle imprese, specie quotate e regolamentate (si pensi anche alle banche). Attualmente i Non-executive director (Ned) hanno diritto a una presenza ‘minima garantita’ nei cda delle quotate, 1 o 2 cariche a seconda delle dimensioni del board, ai sensi del Tuf, mentre il codice di corporate governance di Borsa italiana raccomanda una presenza più massiccia, graduata in relazione alle caratteristiche della società”.
Secondo Carretta la presenza dei ned “nelle società italiane pubbliche e private deve essere rafforzata: essi apportano in cda competenze spesso non altrimenti presenti, esperienze esterne, una maggiore imparzialità e, appunto, indipendenza di giudizio, consentendo di meglio presidiare le eventuali diversità di interessi: tale presidio costituisce uno dei principali scopi della governance. I Ned sono inoltre oggi decisivi per accompagnare le imprese nella sfida Esg. Anche nella prospettiva di una revisione degli istituti del voto plurimo e maggiorato, la presenza di un board “forte” esito anche di tale previsione dovrebbe essere bilanciata, per evitare una eccessiva referenzialità, da un numero maggiore di Ned, sicuramente a vantaggio della qualità dei processi decisionali del board”. 

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