Rassegna stampa

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L’indagine sull’integrated governance index, organizzata da Nedcommunity TopLegal, ed ETicaNews, ancora in primo piano sui principali quotidiani. L’articolo più importante è stato pubblicato sabato 2 luglio, sul Sole 24 Ore Plus (titolo: “Governance e sfide di lungo termine”, pag. 18), che prende spunto dal convegno organizzato per presentare i risultati dello studio. Il pezzo, firmato da Antonio Criscione, analizza l’importanza dell’indice, il primo in Italia che punta a misurare la governance sostenibile. Molto spazio è dedicato proprio all’indagine affidata a Nedcommunity presso i consiglieri indipendenti delle aziende per sondare “qualitativamente” cosa accade all’interno dei board delle aziende.

Nell’articolo si sottolinea che soltanto il 19% del campione è convinto che il board oggi abbia un peso reale nello stabilire obiettivi di medio-lungo periodo. E inoltre, come spiega il presidente Paola Schwizer in un virgolettato “la relazione sulla gestione dovrà declinare le scelte aziendali, ma anche i rischi connessi a questi fattori, la misura dei risultati che si intendono raggiungere su questi settori. I cda non dovranno solo approvare, ma anche definire e condividere queste scelte”.

Sull’argomento si segnala anche l’articolo pubblicato da TopLegal di giugno/luglio (titolo: “Un bilancio chiaroscuro”, pag. 58) che traccia un risultato finale dello studio. Nel pezzo si ribadisce che Nedcommunity ha garantito il supporto scientifico all’iniziativa.

Riferimento alla ricerca anche su L’Impresa di luglio/agosto (titolo: “La credibilità dei board”, pag. 64). Nel pezzo Schwizer mette l’accento sull’importanza di definire i target da parte del board. “Senza obiettivi chiari – spiega – è poi difficile fare valutazioni di merito. Nel codice di autodisciplina tedesco il consiglio di sorveglianza è tenuto a darsi degli obiettivi specifici. In Italia tale principio non è codificato”.

Dell’osservatorio si è parlato nel corso di tutta la primavera come conferma un altro articolo pubblicato sul Sole 24 Ore Plus, sabato 21 maggio (titolo: “Più scelte strategiche nei board”, pag. 17). Anche in questo caso si insiste sulla necessità di una visione strategica di lungo termine dei board. “Il vero salto di qualità – dichiara il presidente Schwizer – si registrerà quando l’ad non si limiterà a presentare il piano industriale ma sarà in grado di avviare una fase di discussione nella quale tutto il cda, e soprattutto i consiglieri indipendenti, potranno discutere e valutare diverse opzioni strategiche”. Particolarmente centrale il ruolo degli indipendenti che “dovrebbero tenere la rotta sul lungo periodo e svolgere un ruolo attivo nell’indirizzo delle strategie e nella valutazione dei rischi che ne derivano. C’è ancora molto da fare ma un buon segnale arriva certamente dalle società che cercano consiglieri all’esterno e con competenze diverse proprio per arricchire il proprio board”.

Sulla stessa lunghezza d’onda l’articolo pubblicato sul CorrierEconomia di lunedì 16 maggio (titolo: “Aziende, siate più strategiche”, pag. 30) dove Schwizer è ancora più esplicita: “Quanto cerchiamo di affermare è che i consiglieri indipendenti sono in grado di apportare contributi ed esperienze in maniera sensibilmente maggiore di quanto avviene oggi. E le possibilità ci sono. Penso ai Comitati strategia o a Finmeccanica-Leonardo che ha creato un comitato Analisi Scenari Internazionali”. Centrale è, come evidenziato dalla ricerca Integrated governance index, la partecipazione alla fase di definizione delle strategie. Nell’articolo si ricorda anche l’assemblea annuale.

Sempre sul Sole 24 Ore Plus, di sabato 7 maggio (titolo: “Un intervento che si capisce acquisendo una visione strategica”, pag. 10), il presidente Schwizer risponde alle domande di un’intervista sull’abolizione delle trimestrali. “Si tratta di un elemento ancora non assimilato perfettamente dagli amministratori e dai manager delle società. Negli ultimi anni – dichiara Schwizer – c’è stata una diffusa richiesta di informazioni sulle strategie di medio-lungo periodo. Il mercato ha sempre più espresso l’esigenza di conoscere quali fossero gli obiettivi strategici di una società, per capirne la visione e il modello di creazione di valore di medio-lungo periodo e decidere se valesse la pena investirvi del denaro”.

Molto spazio ha anche ottenuto la riconferma di Paola Schwizer nel ruolo di presidente. La notizia, infatti, è stata riporta dal Sole 24 Ore, con una breve, mercoledì 15 giugno (“Nedcommunity conferma Schwizer”, pag. 26). Su Italia Oggi di lunedì 27 giugno (titolo: “Paola Schwizer riconfermata al vertice di Nedcommunity”, pag. 41), è pubblicato un articolo sull’assemblea annuale e sul rinnovo degli organi associativi. La notizia è stata anche rilanciata dalle agenzie di stampa come Mf-DJ e Italpress.

Sulla stampa si segnala anche il contributo di alcuni soci come Stefano Modena che ha firmato su Stati Generali, venerdì 20 maggio (titolo: “La legge 231 compie quindici anni: un bilancio e qualche proposta). Nel pezzo si sottolinea la centralità dell’associazione nel sensibilizzare i board sui benefici connessi con la diffusione in azienda di una cultura della legalità. In proposito si segnala l’articolo pubblicato in questo stesso numero della Rivista Ned in cui Modena sviluppa e spiega il suo contributo sopra citato.

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