Rassegna stampa

Dicono di noi

Voto multiplo, corporate social responsibility e ancora governance nelle banche.

Sono questi i temi su cui Nedcommunity è intervenuta ritagliandosi spazio nei media, cartacei e digitali.

Nel mese di dicembre si segnala in particolare il pezzo pubblicato dal Sole 24 Ore, mercoledì 10 (titolo: “Il voto multiplo agli indipendenti”, pag. 32). L’articolo prende spunto dall’ultima comunità di pratica organizzata al Centro svizzero di Milano che si è occupata proprio dei pro e dei contro del voto maggioritario.
L’autore Marco Ferrando mette in evidenza che l’appuntamento di Nedcommunity è una conferma dell’aumento di interesse della comunità finanziaria intorno a questo tema e cita fra i partecipanti anche Salvatore Bragantini, socio Ned. L’articolo ha dato vita a un dibattito che si è alimentato anche grazie all’interessamento dei giornalisti di agenzia che hanno contattato il presidente Paola Schwizer per approfondire alcuni aspetti in vista dell’emanazione dei regolamenti da parte della Consob. Come si legge in un lancio Ansa di venerdì 12 dicembre, “a una prima lettura la bozza della Commissione è apparsa agli addetti ai lavori consultati un po’ confusa. ‘Il rischio è di complicare il sistema: ci sono aspetti non chiari come il trattamento in caso di Opa se ci sono azioni a voto maggiorato’, indica Paola Schwizer, presidente di Nedcommunity, riferendo i risultati di un seminario sul tema organizzato dall’associazione dei consiglieri indipendenti. L’ex commissario Consob, Salvatore Bragantini, presente all’incontro, ha parlato di ”effetto indesiderato”: usciranno rafforzati solo i soci di controllo e non le minoranze perché fondi e investitori, soprattutto esteri, non si iscriveranno all’elenco del voto maggiorato. Inevitabile, quindi, un danno reputazionale per il mercato italiano. Di diverso avviso Paolo Montalenti (Università di Torino) secondo il quale con la nuova normativa l’Italia non fa che adeguarsi a quanto gia’ avviene all’estero, dove peraltro gli investitori non hanno mostrato di penalizzare le società che hanno fatto ricorso alle loyalty shares. Facebook e Google ne sono un esempio”.

La rivista Harvard Business Review Italia cita Nedcommunity e il presidente Schwizer in un articolo in cui si parla del libro “Global Stakeholder relationship governance: an Infrastructure”, nel quale si ricorda che a ottobre Assolombarda ha ospitato la presentazione in Italia del testo in un evento in cui il presidente di Nedcommunity ha annunciato la costituzione di un Reflection group sul tema Integrated Governance, il processo di governance che integra il governo delle relazioni con gli stakeholder per assicurare la tenuta del mercato delle aziende nel lungo periodo.

La Repubblica Affari&Finanza di lunedì 15 dicembre (titolo: “Cittadini pronti a boicottare le aziende che non investono in responsabilità sociale”, pag. 48), ricorda una ricerca sulla corporate social responsibility condotta da Csr Manager Network e Nedcommunity in cui si rivela il crescente coinvolgimento dei consigli d’amministrazione nelle politiche di sostenibilità. Un atto di indirizzo fondamentale per poi diffondere le azioni dentro il tessuto aziendale e nei rapporti con il mondo esterno.

Mercoledì 17 dicembre si è tornati a parlare dell’Osservatorio Effective Governance Outlook su una nuova pubblicazione digitale fondata da Jacopo Tondelli, già direttore del sito LInkiesta.it, Stati Generali. L’innovativo progetto web, punta a integrare l’essenziale del giornalismo professionale di interesse pubblico e la ricchezza del giornalismo partecipativo, espresso da esperti nei più svariati campi. Nedcommunity non ha fatto mancare il suo contributo con un articolo scritto a quattro mani dal presidente Paola Schwizer e dalla responsabile dell’Osservatorio, Maria Luisa Di Battista.
Significativo l’attacco dell’articolo: “L’Italia ha bisogno di banche sane e ben governate per affrontare e vincere la sfida della ripresa economica.
Le banche hanno bisogno di investitori che credano nell’Italia in una prospettiva di medio termine. L’affidabilità delle une e degli altri non può che passare da una crescente trasparenza reciproca, da uomini e donne con una visione del futuro e con le competenze e le capacità per realizzarla”. Un concetto quanto mai attuale all’indomani degli stress test della Bce.

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