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Assemblea Nedcommunity 2010

Cronaca di Franco Morganti


Si è svolta il 21 aprile a Milano l’assemblea dei soci Nedcommunity, che ha approvato il bilancio 2009 e rinnovato le cariche sociali. Il nuovo Consiglio direttivo per i prossimi quattro anni è composto da Rosalba Casiraghi, confermata Presidente, Franco Bruni, Vito Di Battista, Attilio Piero Ferrari, Maurizio Lauri, Franco Morganti, Marco Onado, Giovanni Pavese, Marco Reboa, Paola Schwizer, Francesco Taranto, oltre a Gianfranco Negri Clementi e Severino Salvemini, che sono poi stati confermati Vice Presidenti. Il Consiglio ha inoltre confermato Attilio Ferrari Tesoriere e Andrea Scafidi Segretario generale. A Mauro Arachelian è stata conferita la carica di Assistente del Presidente.

Il nuovo Collegio dei Saggi è composto da Francesco Marena, coordinatore, Salvatore Bragantini, Stefania Chiaruttini, Emilio Fossati e Ferdinando Superti Furga. Il nuovo Comitato scientifico vede Livia Aliberti Amidani, Maria Luisa Di Battista, Paolo Montalenti, Anna-Paola Negri Clementi, Cristina Rossello, Marco Ventoruzzo.

Nell’insieme delle cariche, la partecipazione femminile è discreta: quasi un 30%.

Tre sono le issues suggerite dal Presidente per il prossimo quadriennio:

  • 1.proseguire nel far crescere la reputazione di Nedcommunity;
  • 2.perseverare nel dare un contributo al progresso della corporate governance;
  • 3.aiutare gli associati a essere sempre più riconoscibili per competenza e indipendenza.

Nel corso del dibattito sono stati toccati i temi delle aziende familiari (Carminati), della dotazione di leve per incidere maggiormente (Noera, Presidente AIAF), della partecipazione a organismi internazionali (Morganti, Zanone-Poma) e del conseguente allargamento della base societaria. 
È poi seguito l’intervento dell’ospite Stefano Micossi, Direttore generale di Assonime, che ha riconosciuto il contributo importante degli indipendenti e il fatto che l’autodisciplina ha aperto la strada alla legge, con alcune distonie, tuttavia: ad esempio quella secondo cui l’indipendenza degli amministratori sia assimilabile a quella dei sindaci. Micossi ha poi espresso dubbi sui consiglieri di minoranza, che rischiano di essere portatori di interessi particolari e solo per un quarto sono eletti da investitori istituzionali. Ha tuttavia espresso apprezzamento per la disciplina Consob sulle parti correlate, anche con riferimento alla maggiore indipendenza delle collegate1. Nel dibattito gli interventi si sono concentrati sui consiglieri di minoranza, con opinioni (Bragantini, Casiraghi) divergenti da quelle di Micossi. Anche Casiraghi ha chiesto una più precisa definizione dei requisiti di indipendenza e una semplificazione del sistema dei controlli societari.

Note

L’intervento di Stefano Micossi in versione integrale è visibile sul sito dell’Assonime alla voce “Interventi e consultazioni”. 

Lezioni di governance: cresce la pressione

(Congresso nazionale AIIA – Milano, 22 aprile 2010)

Cronaca di Franco Morganti


Per la prima volta l’AIIA (Associazione Italiana Internal Auditors) decide di organizzare il proprio congresso annuale in collaborazione con Nedcommunity. È un segnale importante, che indica quanto gli Internal Auditors avvertano l’evoluzione del proprio ruolo da quello più semplicemente ispettivo a quello di controllo vero e proprio. 

Il Congresso infatti è stato molto ricco e ha toccato temi fondamentali che questa rivista ha trattato recentemente: il King Report di cui ha parlato Annapaola Negri Clementi nel Dura Lex del n.2 e l’8.a Direttiva di cui la stessa ha parlato nel Dura Lex del n.3. Lo stesso Mervyn King, presidente del comitato che ha redatto il Rapporto, era presente virtualmente attraverso un video.

I messaggi del King Report sono stati discussi e approfonditi con l’apporto di altri professionisti della governance come i revisori (Assirevi), i contabili (OIC), l’Assonime, i comunicatori (Institute for Public Relations), chiamati a collaborare a una governance ad ampio respiro basata sul concetto di King che “Strategia, rischio, performance e sostenibilità sono inseparabili”. Tutto questo aumenta la “pressione” sulla governance.

Alcuni di questi argomenti emergono anche dall’adozione in Italia della Direttiva 2006/43/CE, detta anche 8.a Direttiva, relativa alla revisione legale dei conti: qui i temi dei sistemi di controllo, della shareholders e stakeholders value entrano nel vivo della pratica societaria. Molti lamentano che l’adozione dell’8.a Direttiva abbia introdotto ulteriore confusione nel sistema dei controlli, con un ritorno in auge dei collegi sindacali (anche sotto l’effetto di pressioni di categoria) e poca chiarezza sui comitati di controllo interno e di conseguenza anche sul ruolo degli auditors. È questo un tema cruciale del rapporto fra auditors e consiglieri indipendenti, legati fra loro dall’obiettivo di far crescere la governance.

Il Congresso ha trattato poi il tema delle remunerazioni, anche in relazione ai requisiti fissati dal Financial Stability Forum.


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