Transizione Digitale

Cybersecurity e governance: il ruolo strategico del board

La sicurezza informatica non è più solo un tema tecnico: è una responsabilità di governo aziendale che deve essere adeguatamente presidiata dal consiglio di amministrazione. Il punto di vista dell’esperto

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La cybersecurity è oggi una priorità di governance. Gli attacchi informatici, sempre più frequenti e sofisticati, non minacciano solo i sistemi IT, ma anche la reputazione, la continuità operativa e la fiducia di clienti e partner. Il Consiglio di Amministrazione è quindi chiamato ad affrontare il tema non come una questione tecnica, ma come parte integrante della strategia di rischio e di sostenibilità aziendale.

La sicurezza informatica come rischio di governance

L’art. 2086 del Codice Civile impone agli amministratori di predisporre assetti organizzativi adeguati a garantire la continuità e la sana gestione dell’impresa. Tra questi assetti, rientra oggi a pieno titolo la protezione dei sistemi digitali e delle informazioni. Un CdA che non considera la cybersecurity come parte del proprio sistema di controllo interno rischia responsabilità per omessa vigilanza, specialmente nei settori regolamentati o in presenza di dati sensibili. La sicurezza dei dati è ormai parte del dovere di diligenza degli amministratori.

Le competenze necessarie nel cda

Non è richiesto che ogni consigliere diventi un esperto informatico. Ma è essenziale che tutti abbiano una consapevolezza strategica del rischio cyber, per poter valutare le decisioni del management con cognizione di causa.

Competenze chiave per i consiglieri:

  • comprendere le principali minacce informatiche (es.: ransomware, phishing, data breach);
  • saper leggere i report di sicurezza e gli indicatori di rischio IT;
  • conoscere i framework di riferimento (ISO 27001, NIST, CIS Controls);
  • integrare la cybersecurity nei piani di continuità e nel sistema di controllo interno.

Un consiglio competente in materia digitale è il primo baluardo contro il rischio informatico.”

Le società più strutturate dovrebbero valutare la presenza di un consigliere con competenze tecnologiche specifiche (“digital board member”), figura sempre più diffusa a livello internazionale.

A chi assegnare la responsabilità nel consiglio

Il CdA può gestire la materia attraverso due modelli organizzativi:

Delegato con responsabilità diretta. Un amministratore o un CEO con delega specifica alla sicurezza e alla tecnologia, che risponde al consiglio sull’adeguatezza delle misure adottate.

Comitato dedicato. Un Cybersecurity Committee o Technology & Risk Committee, che esamina piani, vulnerabilità e investimenti in ambito IT, riportando periodicamente al CdA.

In ogni caso, il consiglio deve approvare una Cybersecurity Policy chiara, che definisca ruoli, processi e reporting periodico.

I pilastri tecnici della sicurezza

Senza entrare nei dettagli operativi, è utile che i consiglieri comprendano i principali pilastri tecnologici della sicurezza:

  • protezione delle reti (firewall, EDR, monitoraggio, segmentazione);
  • gestione degli accessi e autenticazione multifattore;
  • backup e piani di disaster recovery;
  • aggiornamento costante dei sistemi;
  • formazione del personale, primo strumento di difesa contro il rischio umano.

La tecnologia è solo metà della sicurezza: l’altra metà è la consapevolezza delle persone.

Il ruolo del consulente

Un consulente di governance e cybersecurity aiuta il CdA a integrare la sicurezza informatica nella strategia aziendale, offrendo una visione indipendente e interdisciplinare.
 Le sue funzioni principali includono:

  • valutare la maturità del sistema di sicurezza;
  • allineare la cybersecurity al modello di governance e compliance;
  • fornire indicazioni utili per aggiornare policy e procedure;
  • supportare la gestione delle crisi e degli incidenti;
  • facilitare il dialogo tra area IT, legale e organi di controllo.

Il consulente non sostituisce il management tecnico, ma traduce la complessità tecnologica in scelte di governance.

La cybersecurity non è un costo: è un investimento in resilienza, fiducia e reputazione.Il CdA che affronta la sicurezza informatica in modo consapevole tutela il valore dell’impresa e ne rafforza la credibilità. Con competenze mirate, responsabilità chiare e il supporto di consulenti qualificati, la cybersecurity diventa parte integrante della buona governance, non solo una misura difensiva ma un vero vantaggio competitivo.

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