Rassegna stampa

Parigi futura capitale mondiale della moda? Milano accetta la sfida

2021-04-28 Fashion

Il periodico Fashion dedica un articolo alla sfida fra le grandi capitali della moda con un focus su Milano che nel 2030 potrebbe slittare al quarto posto, preceduta dalle rivali Parigi New York e Londra.

La rivista cerca di indagare le ragioni di questo declino e nel farlo riporta anche le dichiarazioni del presidente di Nedcommunity, Maria Pierdicchi. Riferendosi al Milano, Pierdicchi sottolinea che  il capoluogo meneghino “pur essendo centro di business, non è una capitale e non è il centro indiscusso dei maggiori brand, che invece sono dispersi sul territorio, frutto anche di un’imprenditorialità e artigianalità diffusa nel nostro Paese. Inoltre – aggiunge – come tutta l’Italia, il capoluogo lombardo risente della debolezza economica dell’ultimo decennio e, contrariamente a Parigi, non sembra aver beneficiato della Brexit in termini di attrazione di hub londinesi”.

Inoltre – aggiunge – come tutta l’Italia, il capoluogo lombardo risente della debolezza economica dell’ultimo decennio e, contrariamente a Parigi, non sembra aver beneficiato della Brexit in termini di attrazione di hub londinesi”. Inoltre le grandi firme della moda italiana sono spesso proprietà di colossi esteri: i restanti marchi di matrice italiana rappresentano una frazione ancora piccola. “Attualmente i primi quattro gruppi italiani della moda quotati – nota Pierdicchi – hanno una capitalizzazione di quasi 19 miliardi, mentre il solo Gruppo Lvmh ha una capitalizzazione che li supera di circa 15 volte. Altre fashion company non quotate non arrivano a 3-4 miliardi di fatturato e sono meno diversificate dei gruppi francesi”.

La svolta può essere rappresentata dalla pandemia che cambierà anche la moda con modelli di business più orientati alla sostenibilità, ai nuovi materiali e al mix di creatività/convenienza/innovazione: “In questo senso – conclude Pierdicchi – Milano potrebbe trovare nuove ispirazioni, per candidarsi a sviluppare nuovi concetti e stili, anche attraverso uno sforzo collettivo e coordinato su questi temi”.

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