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Il valore disruptive della sostenibilità per un nuovo modello di business

Il legislatore europeo sta proseguendo sulla strada del rafforzamento di un quadro normativo di riferimento nella consapevolezza del valore “rivoluzionario” della transizione green per il tessuto economico dell’Unione

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Cresce l’attenzione nei confronti della sostenibilità da parte delle aziende e di tutti i loro stakeholder, che manifestano un crescente bisogno di informazioni chiare, complete e trasparenti sulle performance dell’impresa. Le istituzioni, gli investitori e i clienti si dimostrano infatti sempre più attenti e sensibili alle azioni delle aziende in relazione ai principali fattori ESG – Environmental, Social e Governance.

Il legislatore europeo ha rafforzato, negli ultimi anni, la normativa relativa al reporting non finanziario. Nel 2014 è infatti stata approvata la Non Financial Reporting Directive (NFRD), recepita in Italia con apposito Decreto alla fine del 2016, che sancisce l’obbligo agli enti di interesse pubblico di grandi dimensioni di pubblicare la cosiddetta “Dichiarazione Non Finanziaria”, più genericamente nota come “Bilancio di Sostenibilità”. Nei prossimi anni si amplierà il bacino delle aziende obbligate a fornire tale informativa, grazie alla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), che riguarderà anche le aziende non quotate che rispettano specifici criteri dimensionali e successivamente le PMI quotate. Per risultare competitive e distintive sul mercato, le aziende devono oggi migliorare e comunicare in relazione ai principali elementi ESG che caratterizzano il settore di riferimento, in grado di orientare le decisioni d’investimento o d’acquisto degli stakeholder.

Grandi aziende capofila del cambiamento

Le aziende di maggiori dimensioni, con particolare riferimento a quelle già soggette agli obblighi di reporting di informazioni non finanziarie derivanti dalla NFRD, continuano ad essere all’avanguardia su molti fronti, incluso quello della sostenibilità, ma rappresentano anche sempre più uno stimolo per il miglioramento delle intere catene del valore dei settori di riferimento. Assistiamo infatti a casi di aziende di piccole e medie dimensioni che prendono spunto dalle azioni delle aziende più grandi per migliorare le proprie performance in ambito ESG, nella diffusa consapevolezza di come questi elementi possano tradursi in vantaggi competitivi e distintività sul mercato. È inoltre bene evidenziare che, nell’ambito del reporting di sostenibilità e della crescente richiesta di trasparenza da parte degli stakeholder, si rende sempre più necessario fornire informazioni sull’intera catena del valore aziendale, includendo quindi soggetti a monte e a valle della propria attività produttiva. Questo si traduce nella necessità, per i piccoli e medi fornitori, di dotarsi di informazioni adeguate a rispondere alle richieste dei propri clienti, che divengono quindi fondamentali per restare sul mercato. E dal reporting emerge la consapevolezza di come si possa migliorare nel tempo, con l’avvio di un circolo virtuoso, con benefici per lo sviluppo sostenibile.

Il sustainability manager

L’approccio alla sostenibilità delle aziende risulta quindi in rapida e dinamica evoluzione e alcune imprese hanno realmente integrato i fattori ESG nei propri business, con particolare riferimento ai player più strutturati. In questo contesto, risulta sempre più importante che la governance aziendale sia in grado di cogliere gli spunti emergenti dal contesto legislativo e di mercato, per orientare le strategie di sostenibilità in modo adeguato. Per questo, sempre più aziende scelgono di definire specifici ruoli e responsabilità in ambito ESG, con l’istituzione per esempio del sustainability manager o del chief sustainability officer, che devono focalizzare la loro attenzione sia sul reporting e sulla comunicazione della sostenibilità, che sulla definizione di strategie per il miglioramento delle performance. Tali figure sono cruciali nel guidare l’azienda e i suoi stakeholder nel mantenere un approccio coerente e omogeneo ai principi di sostenibilità.

È auspicabile che la crescente attenzione al tema della sostenibilità e al cambiamento climatico non solo della business community, ma dell’intera società, possa costituire il driver per un vero cambio di passo, a beneficio di tutti.

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