CORPORATE GOVERNANCE
Dall’inizio della crisi l’Executive Compensation è diventato un “sorvegliato speciale” dei regolatori e degli investitori. In Italia l’adesione al Regolamento Consob delle Relazioni 2013 sulla remunerazione è cresciuta rispetto all’anno precedente ma con luci ed ombre, come evidenziano il Rapporto di Assonime- Emittenti Titoli e quello di The European House-Ambrosetti, focalizzato sulle Ftse-Mib. Nel frattempo nel mondo anglosassone avanzano nuove regolamentazioni. Realizzata la fase della trasparenza, l’evoluzione segue la direttrice del Say on Pay, nell’intento di bilanciare la posizione degli azionisti con quella dominante (si sospetta) del management. Da qui un movimento che va estendendosi, favorevole a conferire un potere di voto vincolante agli azionisti nelle assemblee annuali sulla politica retributiva. Da una ricerca svolta dall’ IFA, Institut Français des Administrateurs, cui Nedcommunity ha contribuito, emerge che dei 21 paesi considerati (incluse Cina e India) 8 prevedono il voto vincolante mentre 13 (tra cui l’Italia) il voto consultivo. Il nostro articolo evidenzia in sintesi quanto sta accadendo nelle due piazze finanziarie maggiori, il Regno Unito e gli Stati Uniti.